Nella prima lettura, il Signore Dio parla a Mosè e ad Aronne a riguardo della lebbra, una malattia a quel tempo molto frequente anche nel popolo ebraico. Nell’ambito dell’Antico Testamento, l’appestato veniva condotto dai sacerdoti in quanto testimoni della sua impurità morale. Infatti, secondo la mentalità del tempo, una malattia fisica, esteriore, era considerata, senza dubbio, segno di un peccato interiore. Leggi tutto “«Tutto per la gloria di Dio» – VI domenica del tempo ordinario, 11 febbraio 2024”
Una certa catechesi, soprattutto dopo il Concilio, si è impegnata con tutte le forze e le astuzie a convincere grandi e piccini che siamo tutti buoni, belli e felici. Lo stesso Signore Dio potrebbe essere descritto come un nonno bonaccione, seduto comodamente in poltrona, che distribuisce in abbondanza caramelle a nipotini obbedienti e disobbedienti, buoni e cattivi, che ascoltano o fanno orecchie da mercante. Leggi tutto “«Guai a me se non annuncio il Vangelo!» – V domenica del tempo ordinario, 4 febbraio 2024”
Oggi, nel celebrare con gioia e riconoscenza la solennità di san Giovanni Bosco, non possiamo assolutamente fermarci a compiere uno sterile elogio della sua persona e della sua attività. Sarebbe un vero e proprio peccato (sì, proprio uno di quelli da confessare!). Leggi tutto “Solennità di san Giovanni Bosco 2024”
Giovanni è l’ultimo grande uomo dell’Antico Testamento e il primo del Nuovo Testamento. Ora lascia pienamente il posto all’Unico che lo merita: Gesù Cristo.