«Il mondo sia salvato per mezzo di lui» – IV domenica di quaresima «Laetare», 10 marzo 2024

Dio è guidato da un unico grande desiderio, da una speranza drammatica perché coinvolge la nostra libertà. Dio ha fatto, fa e farà di tutto perché l’uomo, liberamente e volontariamente, accetti di accogliere il dono della vita divina. Leggi tutto “«Il mondo sia salvato per mezzo di lui» – IV domenica di quaresima «Laetare», 10 marzo 2024”

Contemplare e vivere l’Ascensione al cielo del Signore Gesù Cristo – Solennità dell’Ascensione del Signore Gesù Cristo, 21 maggio 2023

La solennità di oggi ci porta a contemplare e a vivere.

Contemplare Gesù che dopo aver vissuto per anni una vita come tutti insieme a suo padre e sua madre; dopo aver fatto del bene a tutti quelli che incontrava e aver annunziato l’amore sconfinato di Dio per ogni uomo; dopo aver amato i suoi fino alla fine nella sua passione, morte e risurrezione; dopo essere apparso ai suoi discepoli risorto e ancora vivo… ora sale al cielo, nell’intimità di amore con Dio Padre: ci mostra chi è veramente.

Siamo chiamati a vivere. L’umanità, ciò che siamo ognuno di noi, che Gesù aveva preso veramente con sé diventando uomo; l’uomo-Dio che ha pianto ed ha gioito; ha sofferto, è morto ed è risorto… ora ascende al Padre. Insieme a Lui ogni uomo ha una sola vocazione, un unico destino; trova la sua gioia piena in un solo movimento: ascendere anche noi, insieme a Gesù, nell’intimità dell’abbraccio trinitario tra Dio Padre, Dio Figlio e quell’Amore tanto concreto e personale da essere lo Spirito Santo.

Quanta delicatezza aveva avuto Gesù e quanta ne ha!

Con la sua Passione, Morte e Resurrezione, ci ha fatti uscire da quello stato di ‘esuli’, di ‘orfani’, dopo il peccato di superbia dei nostri progenitori, per riportarci là dove Lui oggi è salito.

Senza la speranza che un giorno anche noi torneremo a Casa, ci sarebbe solo la tristezza di chi vive in esilio, con il cuore che urla il suo desiderio di eternità, ma non ha le ali per arrivarci.

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«Io sono nel Padre, e voi in me e io in voi» – VI domenica di Pasqua, 14 maggio 2023

La prima e la seconda lettura ci mettono di fronte all’entusiasmo e alla forza che erano presenti nei primi cristiani e che hanno sconvolto la loro vita. Da paurosi e insicuri, sono divenuti testimoni autorevoli di una persona che li ha cambiati.

Mi pare si riproponga una domanda: Chi è il cristiano?

– «Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi e molti paralitici e storpi furono risanati». In questo testo si accenna solo agli indemoniati, ma – ancora oggi – quante persone vivono sotto il peso della cattiveria, dell’orgoglio, nella spirale della vendetta e della violenza, e queste sembrano le logiche vincenti del mondo? Il cristiano è chiamato a fare sempre e comunque del bene a tutti. Pietro sarà chiarissimo: «È meglio soffrire operando il bene che facendo il male». San Paolo diceva: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene». Perché? Solo per il motivo che Cristo ha fatto così e ha dimostrato una volta per tutte che il bene, l’amore è più forte, vince, anche se sempre in modo differente da come ce lo aspetteremmo attraverso i nostri criteri umani.

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«Vide e credette» – Santa Pasqua, 9 aprile 2023

[Liberamente adattato da una meditazione di H. U. von Balthasar, in conclusione al testo dedicato ai giovani, Il cuore del mondo (1945)]

O Gesù Cristo, crocifisso e risorto,

Quando ero giovane ho pensato di poter venire a patti chiari con te. Ho visto davanti a me una strada rapida, mi venne del coraggio, mi legai lo zaino e cominciai ad arrampicarmi.

Quanti sogni nel cassetto da buttare al macero, quante aspettative cariche di orgoglio, quanti confronti rispetto agli altri e paragoni inutili e dannosi.
Ma ora basta. Leggi tutto “«Vide e credette» – Santa Pasqua, 9 aprile 2023”

«Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1 gennaio 2023

Di fronte a tantissimi atteggiamenti e possibilità differenti, Maria si alimenta, vive, trabocca di custodia e meditazione.

Chi custodire? Gesù, il Cristo.

Chi meditare? Non si tratta di un oggetto materiale. Neppure si risolve esclusivamente in una superficie su cui specchiarsi per ottenere pace e serenità più o meno stabili, concrete e autentiche. L’unico (una persona!) che merita di essere custodito e meditato è Gesù Cristo, Figlio di Dio venuto nel mondo attraverso il «sì» di Maria.

La Madre di Dio non volge il pensiero e l’animo a quanto sia brava lei, autocompiacendosi a riguardo di quanto sia stata piena di fede. Invece, rivolge la sua meditazione a Gesù, una persona presente che è viva nella storia sua e di tutta l’umanità. Leggi tutto “«Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1 gennaio 2023”

«Rallegratevi» – III domenica di Avvento, 11 dicembre 2022

«Rallegratevi sempre nel Signore:

ve lo ripeto, rallegratevi,

il Signore è vicino».

Vivete nella gioia.

Non lasciate che le preoccupazioni e le delusioni della vita vi soffochino il sorriso.

Anche quando tutto sembra perduto.

Anche quando non sembrerebbe più esserci motivo per sperare e amare.

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«La qualità della fede in Dio» – XXIX domenica del tempo ordinario, domenica 16 ottobre 2022

Vediamo e partecipiamo facendoci sconvolgere il cuore dagli sterminati e quotidiani esempi di iniquità; di cattiveria gratuita – specie a danno di piccoli e innocenti –; di guerre e ingiustizie addirittura autorizzate da leggi pubbliche. E questo rischia di intaccare la nostra fede nel Dio Salvatore.

In tutt’altro modo – ma sempre scarsi di fede – troviamo i numerosissimi vescovi, sacerdoti, religiosi, cristiani laici che si accontentano di vivacchiare ingenuamente ricordando in modo nostalgico quelli che chiamano i «bei tempi». Oppure, la gran parte che si arrende nel dire: «Ormai va sempre peggio»; «Le vocazioni scarseggiano»; «Il matrimonio è diventato una burletta che si cuce e scuce per un niente»; «La gioventù di oggi è sorda, cieca alla fede e irreparabile». Eccetera.

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«Pregare e sperare per tutti» – XXI domenica del tempo ordinario, 21 agosto 2022

Il brano del grande e sempre sorprendente profeta Isaia che abbiamo ascoltato ci parla di una tensione molto forte all’interno dello stesso mondo ebraico.

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