Alleluia, il Signore è risorto! Domenica di Pasqua 2022

Vide e credette.

Era stato amato e chiamato.

Ma non bastava per ottenere in dono una vista credente.

 

Vide e credette.

Giovanni aveva visto e «fotografato» con il cuore molti avvenimenti.

Ma era ancora ingabbiato in una mentalità in cui il massimo possibile era adempiere la legge.

Eppure sentiva che Gesù voleva e poteva donargli molto di più: l’amore che non ha condizioni o limiti nel tempo.

 

Vide e credette.

Giovanni ci aiuta a porre le giuste domande sul nostro modo di guardare noi stessi, gli altri e la realtà che ci circonda: con amore o superbia, confronto, orgoglio, senso di superiorità, egoismo che sfrutta tutto e tutti per se stessi?

Giovanni che, finalmente, ammette di aver creduto ci mette di fronte alla nostra fede, speranza, carità.  Ci chiediamo mai se i nostri pensieri e sentimenti viaggiano sulla strada del Calvario, per giungere alla tomba vuota di un cadavere, ma colma di una presenza che trasforma la vita?

 

Vide e credette.

La risurrezione del Signore tocca solo uno o due momenti dell’anno o diviene forza nelle difficoltà, conforto nel pianto, capacità di gioire con chi gioisce e soffrire con chi è travolto dalla sofferenza.

Insomma, abbiamo incontrato il Risorto sì o no?

Ci ha trasformato l’esistenza sì o no?

 

Vide e credette.

Togliamoci le bende dagli occhi per poter anche noi vedere.

Leviamo al cuore ogni resistenza, perché possa amare come Gesù.

Domenica delle palme

+ Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca (forma breve: Lc 23,1-49)

In quel tempo, tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

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