31 agosto 2022
Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio.
Già la prima Lettura ci aveva ricordato che la vita troppo spesso si riduce ad essere «vanità delle vanità: tutto è vanità»! «Tutto è vento», il quale come è arrivato così se ne va. Si tratta del pessimismo ironico che è proprio di quel gruppo di libri dell’Antico Testamento chiamati, a ragione, sapienziali. Questa constatazione intercetta una delle domande più profonde e serie della natura umana: dopo che sarò nato ad un’altra vita, cosa rimarrà di me, di quello che ho costruito con tanto impegno?
È realmente sufficiente, come pensavano gli antichi greci e romani, che una persona – anche se morta – possa continuare a vivere nel ricordo delle persone che l’hanno amata? Tutto questo ci basta veramente?
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